Il primo gioco social-turistico-letterario che racconta i luoghi simbolo delle città con parole sempre nuove, valorizzando la ricchezza della lingua italiana; un’idea di Ideeuropee!
Chiunque può partecipare a lingualooonga, bastano un profilo social, scarpe comode e cervello acceso!
Valorizzare il grande patrimonio della lingua italiana, diffondendola attraverso i social network.
Conoscere e far conoscere i luoghi più belli di una città, anche quelli meno noti, da (ri)scoprire ed apprezzare.
Coinvolgere i cittadini regalando un’esperienza emozionante, divertente, diversa…
E naturalmente divertirsi insieme!
L’idea di partenza è che il mondo non è solo “strabello”, termine che piace tanto agli adolescenti di oggi, ci sono tanti altri aggettivi per descriverlo.
La lingua italiana si sta impoverendo, sui social e non solo, sostituita da un linguaggio sempre più conciso, dagli emoticons o dalle immagini. Chi lavora nel mondo della comunicazione lo sa bene, ma non deve essere per forza così. Al contrario, i social possono essere un ottimo strumento per diffondere aggettivi poco usati e per ritrovare, attraverso il linguaggio, le sfumature della realtà.
Cosa serve per giocare? Molto semplice!
Bastano:
La durata del gioco è di circa due ore.
L’inizio
I partecipanti si presentano in un punto di raccolta prefissato, in data e orario concordati. Viene loro consegnata una mappa della città con indicati diversi luoghi caratteristici.
Il cuore della competizione
I giocatori devono recarsi in ognuno dei punti specificati, scattare una foto (un palloncino testimonierà che la foto è stata scattata in tempo reale) e postarla sul proprio profilo Facebook o Instagram, accompagnata da un aggettivo che la descriva al meglio e dall’hashtag #lingualooonga, naturalmente!
Giuria e vincitori
Nel frattempo, una giuria valuta in tempo reale le parole proposte sulla base di originalità e adeguatezza, penalizzando al contrario le parole ripetute da più concorrenti.
Che vinca il migliore!
Memories: la prima edizione
La prima edizione ci ha visti proporre lingualoonga in modalità “Secret Game“: le regole sono rimaste segrete fino all’ultimo e sono stati circa 40 i concorrenti che si sono presentati al punto di raccolta in Loggia dei Trecento verso le 11 del mattino.
Hanno ricevuto una mappa della città con 8 obiettivi caratteristici da fotografare; una volta fotografati, li hanno postati sui Facebook o Instagram trovando per ogni luogo un aggettivo che fosse pertinente ma il più possibile originale. Per ogni aggettivo unico (usato quindi da un solo concorrente) veniva assegnato un punto, mentre una giuria, vocabolario alla mano, si occupava di valutare la pertinenza.
L’hashtag “lingualoonga” ha così popolato i social network, raccontando Treviso in modo più ricco e creativo: opulento, scintillante, coriaceo, marmoreo, perentorio…
I più originali hanno ricevuto dei premi offerti da Zanichelli, che non potevano che essere dei dizionari. Da usare, magari, per imparare parole nuove utili alla prossima edizione 😉